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AL
PITTORE DI LUGANO
Al pittore di Lugano che
spennella piano piano,
sotto il sole o con la pioggia,
grandi quadri lui ti sfoggia.
Immortala a più non
posso la città, fino all'osso.
Ogni angolo ed anfratto
portano Italo ad un tratto,
molto grosso oppure fino
per un tetto o porticino,
la borsetta ol cagnolino.
Lui dipinge per passione
ma diventa un'ossessione,
non finisce perciò
il quadro che ne ha preso in mano
un'altro, per schizzarci
in fretta e furia una via o un'anguria.
Lui dice che non vede, c'è
qualcun che ci crede?
Io penso anzi credo, che
è bello quel che è bello.
Ed è bello quel che
piace ma non toglietevi il cappello,
è un tipo assai verace
il top va all'olimpo il resto nella brace.
Da tempo lo conosco, sembrava
un poco losco,
con le braghe a mezza gamba,
la maglietta a tutto dorso,
cavalletto imbrattato, righello
ben diritto, il pennello nella bocca,
se dipinge non si tocca....osservatelo,
scrutatelo con la mano
e teso il braccio lui si
immagina il sole....nooo....il raggio.
Si perché è
così, i colori, le forme, i soggetti li traccia chiari e netti.
Lui li crea di gettata non
vi prende in parola se vedete una pennellata.
Se decide che è finito
è finito per la gloria quella tela va nella storia.
Varsalona ....Varsalona
......Via Nassa, Via Peri, Piazza Riforma,
chi ti conosce ti apprezza
sa che indietro non si torna.
Io di penna ormai son stanco
un saluto
tuo amico
Franco
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